Balzo dell’oro grazie alla Brexit
Intanto sul piano politico, i tempi stringono e l’ipotesi di un’uscita dall’Ue senza accordo sembra essere sempre più concreta.
Il prezzo dell’oro sale grazie alla Brexit
Ieri sera il Parlamento britannico ha respinto l’accordo presentato da Theresa May per un’uscita dall’Ue concordata con Bruxelles. La circostanza ha smosso i mercati e il prezzo dell’oro in particolare ha iniziato una vertiginosa salita.
Dopo aver già superato la soglia piscologica dei 1.300 dollari l’oncia nella sessione precedente – quando aveva beneficiato anche di un dollaro piuttosto debole – oggi L’oro sta viaggiando al rialzo e al momento della scrittura il prezzo è pari a 1.308,4 l’oncia con un guadagno dello 0,52%.
Evidentemente, molti investitori stanno optando per investimenti sicuri – e l’oro è il bene rifugio per eccellenza – in un contesto economico legato a numerose variabili, tra cui appunto la risoluzione della Brexit.
Verso una Brexit no deal?
Come detto, il prezzo dell’oro è tornato a salire grazie alla Brexit, o meglio dopo che il Parlamento britannico ha detto nuovamente no all’accordo del primo ministro Theresa May a pochi giorni dalla data clou del 29 marzo: 391 voti contrari verso 242 voti a favore.
Cosa succederà ora, è difficile dirlo. La scadenza per l’uscita del Regno Unito dall’Ue si avvicina e senza il via libera all’accordo non resterebbe che una Brexit dura.
Se Londra deciderà per una Brexit no deal, l’oro sarà sorvegliato speciale.