Oro, nell’Eurozona banche centrali libere di vendere riserve

Liberi tutti. A fine settembre cadrà ogni vincolo sulle vendite di oro delle banche centrali dell’Eurozona: non solo si potranno effettuare senza alcun limite, ma non dovranno nemmeno più avvenire in modo coordinato. Il Central Bank Gold Agreement (Cbga), in vigore dal 1999 e da allora sempre rinnovato con cadenza quinquennale, cesserà di esistere.

La decisione – è bene chiarirlo subito – non cambia le altre regole che governano le riserve auree e dunque non incide sul dibattito di ispirazione sovranista relativo alla proprietà dell’oro, in capo allo Stato o a Bankitalia, né sulla possibilità di vendere per ridurre il debito pubblico. Per il mercato dell’oro è comunque una svolta epocale. A dare l’annuncio è stata la Bce, firmataria degli accordi insieme ad altre 21 autorità monetarie (quelle della zona euro, più le banche centrali di Svizzera e Svezia): le istituzioni coinvolte, spiega il comunicato, «non vedono più la necessità di un accordo formale», perché negli ultimi anni il mercato dell’oro «si è sviluppato notevolmente in termini di maturità, liquidità e base di investitori».

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